Le stoviglie in plastica monouso sono ormai un brutto ricordo. Ebbene sì, perché il 2022 potrebbe essere l’anno giusto per dare una smossa significativa alla riduzione dell’inquinamento da plastica: sembra infatti, che sia finalmente stata stabilita una data definitiva per la piena attuazione della Direttiva Ue 2019/904,, la quale prevede un totale divieto della plastica monouso.
Divieto Plastica Monouso: Cosa c’è da Sapere
In Italia già durante il 2018 era stata regolamentata una legge che prevedeva l’eliminazione dei sacchetti in plastica e dei cotton fioc non biodegradabili o compostabili. Tuttavia, l’anno chiave per un decisivo stop alla plastica è stato quello seguente, il 2019. Con la direttiva Ue 2019/904 il Parlamento Europeo, al fine di contrastare l’inquinamento da plastica, ha infatti vietato categoricamente in tutti i Paesi dell’Unione l’utilizzo, entro il 2021, di prodotti in plastica monouso come:
> piatti
>posate
>packaging alimentari
>cannucce
>cotton fioc in plastica
Tutti gli oggetti in plastica monouso saranno, dunque, finalmente messi al bando sull’intero territorio dell’Unione, in quanto considerati altamente nocivi per l’ambiente e, indirettamente, anche per la nostra salute.

La Direttiva Ue 2019/904 vieta l’uso di plastica monouso
Divieto Plastica Monouso in Italia: le Prime Reazioni
La Direttiva Ue sul divieto della plastica monouso, però, ha portato anche del malcontento tra i produttori di plastica, i quali sono stati necessariamente costretti ad inchinarsi alla Plastic Tax, da questi così soprannominata. Si tratta di una tassa fiscale che vuole colpire prettamente i prodotti che presentano ancora una minima percentuale di plastica nella loro composizione e che non possono essere riutilizzati in alcun modo, nemmeno per la loro stessa funzione. L’intento è chiaramente quello di una riduzione forzata della plastica.
Tuttavia, la data entro la quale doveva entrare in vigore la Plastic Tax, cioè il 1 gennaio 2021, è stata posticipata inizialmente al 1 luglio, e successivamente al 1 gennaio 2022. Questo perché, con l’improvvisa venuta del Covid-19 che ha messo in ginocchio il mondo intero, sono state sospese tutte le direttive in atto. Le motivazioni sono state diverse – e una tra queste sicuramente quella di supportare le aziende ed evitare ulteriori difficoltà – ma la principale è stata la paura del contagio: si è creduto infatti, che la plastica monouso fosse la soluzione più adatta a livello di igiene e protezione della salute.
Oltre alle mascherine e ai guanti, che sono diventati e che sono ancora oggi oggetti di fondamentale importanza nella quotidianità di tutti noi, anche l’uso degli imballaggi ha subito un sostanziale incremento negli ultimi mesi. Durante la prima quarantena della primavera 2020, infatti, il volume di acquisti online di beni di qualsiasi genere è cresciuto a dismisura, e ha portato al conseguente aumento anche dei packaging in materiale plastico. Per esempio, solo in ambito food si è registrato un incremento delle consegne di cibo con imballaggio protettivo, quindi plastico, pari al 56%.
L’iconica immagine del fotografo Mohd Rasfan in Malesia che porta il nome di “Protection vs Pollution” la dice tutta: le due scimmiette che mantengono una mascherina chirurgica sono la triste rappresentazione di come il Covid-19, oltre a far soffrire l’uomo, abbia causato sofferenza anche alla natura.
Divieto di Plastica Monouso in Giro per il Mondo
Fortunatamente, il divieto di plastica monouso non ha smosso solo i Paesi Europei, ma tutto il Mondo. Andiamo a vedere alcuni tra i provvedimenti presi in altre nazioni:
> In Kenya, per proteggere la biodiversità dall’inquinamento creato dalla plastica, è stato vietato, da giugno 2020, l’utilizzo di plastica monouso soprattutto nelle zone protette del paese.
> In Cile una legge approvata nel 2018 ha sancito l’eliminazione totale di sacchetti di plastica monouso, diventando il primo paese dell’America Latina ad occuparsi del problema.
> In Indonesia, uno dei paesi più conosciuto a livello di inquinamento ambientale dovuto a plastica e microplastica, è entrato in vigore il divieto dei sacchetti di plastica monouso.
> In California a seguito della pandemia è stato ripristinato il divieto per il sacchetto di plastica che non sia composto da materiali riciclati almeno il 40%.
> In Germania e in Queensland è stato annunciato il divieto di vendita di stoviglie monouso in plastica: cannucce, posate, piatti e bicchieri sono stati categoricamente aboliti.
Dunque, il mondo intero sembra che stia orientando le proprie scelte e stili di vita in una direzione più ecosostenibile, avendo finalmente compreso l’elevato tasso di tossicità dei materiali plastici. Tra queste scelte c’è quella di utilizzare le cosiddette bioplastiche, prodotti totalmente di origine vegetale, sia biodegradabili che compostabili, proprio come le nostre stoviglie monouso biodegradabili ed ecologiche Bioali.